Consumi di pasta e abitudini alimentari

20 Marzo 2009 Off Di Pastaria

Come sono cambiate negli ultimi tempi e negli ultimi anni le abitudini alimentari dei consumatori di pasta? Quanto ha influito la recessione che si sta aprendo e il risalto che i mass media ne danno? I pastai si raccontano e illustrano alcune soluzioni adottate per fronteggiare il momento.

di Maria Antonietta Dessì

Gnocchi > Rivista pasta Pastaria 12Panico da crisi economica o semplice cambiamento di abitudini alimentari?
Cambia lo stile di vita delle persone. Cambia l’approccio al consumo, il modo, i tempi e le condizioni in cui si fanno gli acquisti e tutto questo vale anche per il mondo della pasta. Il pessimo momento di recessione che l’economia mondiale sta attraversando implica ulteriori complicanze. Non solo perché ha dei riscontri reali che sono sotto gli occhi di tutti. Ma soprattutto perché se ne parla continuamente e questo allarmismo non fa che generare ulteriore paura, talvolta ingiustificata. I mass media hanno come sempre grandi responsabilità. In questo caso quella di enfatizzare una situazione negativa creando panico e timori, anche laddove non ci sono motivazioni concrete per avere paura del futuro, ma generando nel contempo fenomeni di massa che colpiscono la nostra economia in maniera indiscriminata e con effetti nefasti per tutti. Le abitudini e l’approccio al consumo può mutare però anche per motivazioni diverse. Motivazioni che esulano dai semplici problemi economici interni alle famiglie.
Possono essere legate ad una maggiore o minore attenzione del consumatore verso la qualità. Oppure al contesto in cui vengono fatti gli acquisti, oggi sempre più concentrati nella Distribuzione Organizzata e nella Grande Distribuzione Organizzata, dove il prodotto venduto è soprattutto confezionato ed è disponibile – al contrario di come accadeva 20 anni fa – per la maggior parte della giornata. In questo modo tendono a scomparire i piccoli pastifici che hanno ridotti orari di apertura ma che producono una tipologia di pasta freschissima che è completamente differente rispetto a quella servita in vaschette chiuse in ATM. E soprattutto tende a scomparire un rapporto umano che un tempo – nemmeno tanto lontano – rappresentava uno degli elementi fondamentali su cui si basava la fase di vendita. [hidepost]
Come è nostra consuetudine abbiamo chiesto a diversi artigiani di altrettanti territori, quali mutamenti abbiano riscontrato negli ultimi tempi e anche negli ultimi anni, nelle abitudini di consumo e di acquisto dei propri clienti. Senza grandi sorprese – poiché il mondo della pasta è vastissimo, così come lo è la nostra nazione e le usanze dei territori che essa rappresenta – ci siamo sentiti dire cose abbastanza differenti tra loro […]. La lettura integrale è riservata ai possessori della rivista [/hidepost]